Da sempre ho ammirato la rappresentazione pittorica, ma la vita mi ha portato a studi di tutt’altro genere e per questo mi definisco un autodidatta. Detto ciò, preciso però di aver frequentato corsi (e conto di poterlo fare ancora in futuro) e seguito video tutorial di persone più preparate e più vicine di me al mondo della pittura e dell’acquerello in particolare, nei confronti delle quali nutro profonda riconoscenza.
Mi ha sempre incuriosito la pittura impressionista. Mi piace l’idea di rappresentare, più che la realtà stessa, le impressioni che si percepiscono: l’esaltazione dei colori a discapito delle linee e dei volumi, pennellate veloci, immagini quasi sfocate … Sarà per questo che mi sono avvicinato, in prima persona, all’acquerello?
Non lo so, ma di questa tecnica mi piacciono l’immediatezza e la freschezza, la delicatezza dei colori, la libertà e la spontaneità possibili. Apprezzo la sorpresa dell’effetto che si ottiene soltanto dopo l’asciugatura: solo in parte se ne possono prevedere i risultati finali. Evidenzierei, inoltre, la rapidità nell’esecuzione e nell’ottenere risultati soddisfacenti anche in tempi brevi.
Pur mantenendo l’acquerello come tecnica di base, con il tempo, ai miei lavori ho aggiunto anche altre tecniche: sfumature di inchiostri, china, timbri, stencil, embossing, cutting, matite, rapidograph … Se l’effetto ottenuto mi soddisfa perché non utilizzarle?